TERAMO – La Asl di Teramo ha avviato il procedimento disciplinare nei confronti del responsabile dell’Unità operativa di neurologia, al centro la scorsa settimana della vicenda del medico fantasma, una dottoressa non dipendente dell’azienda sanitaria che era stata sorpresa all’interno di uno studio medico ad effettuare le elettromiografie. L’iniziativa interna, adottata secondo procedura dal responsabile del Dipartimento in cui è inserita neurologia, mira a chiarire dal punto di vista delle responsabilità amministrative nel rapporto tra il professor Antonino Uncini e la Asl teramana, cosa sia accaduto e chi abbia autorizzato la dottoressa a svolgere quegli esami diagnostici. Sulla vicenda c’è un’inchiesta penale avviata dal pubblico ministero Davide Rosati, che ha inviato i carabinieri del reparto operativo a verificare la presenza della dottoressa lo scorso 19 novembre. Il professionista era al lavoro e aveva già eseguito esami e compilato i referti che però, ovviamente, non venivano firmati da lei ma, sembra, dallo stesso primario. Si tratta del secondo procedimento disciplinare ‘noto’ adottato a carico di un medico della Asl teramana: il precedente, quello nei confronti dell’urologo Corrado Robimarga, ha creato in passato numerose vicissitudini alla dirigenza sanitaria teramana, coinvolta dall’ipotesi che non fosse stata tempestiva e ‘vera’ fino in fondo, rispetto ai tempi dell’inchiesta penale avviata dalla procura.
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